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Testata: Diritto 24
L’avvocato Andrea Scarpellini ha spiegato a Diritto 24 cos’è il “Rating di legalità” e quai sono i vantaggi per le imprese.
Il D.L. 1/2012 ha istituito il “Rating di legalità “ , quale strumento finalizzato a promuovere l’introduzione di principi etici nei comportamenti aziendali.
Si tratta di un’attestazione, rilasciata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che valuta la sensibilità dell’impresa al rispetto della legalità e alla tutela di valori ritenuti di notevole interesse sociale.
L’attribuzione del rating di legalità comporta per le imprese almeno tre ordini di vantaggi:
- facilita l’accesso ai finanziamenti bancari. Le banche devono tenere conto della presenza del rating di legalità attribuito all’impresa nel processo di istruttoria per la valutazione della concedibilità dei finanziamenti, anche al fine di ridurne i tempi, e nelle condizioni di erogazione (dovendo comunicare annualmente alla Banca d’Italia le motivazioni per le quali il rating di legalità non ha eventualmente influito sull’attività di concessione del credito);
- consente o agevola l’attribuzione di erogazioni pubbliche. Le pubbliche amministrazioni, in sede di predisposizione dei provvedimenti di concessione di finanziamenti alle imprese, tengono conto del rating di legalità ad esse attribuito, prevedendo almeno uno dei seguenti sistemi di premialità:
a) preferenza in graduatoria;
b) attribuzione di punteggio aggiuntivo;
c) riserva di quota delle risorse finanziarie allocate; - migliora l’immagine dell’impresa, in termini di Corporate Social Responsibility.
Il rating può essere richiesto dalle imprese operative in Italia che
- abbiano sede operativa nel territorio nazionale;
- abbiano raggiunto un fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso l’anno precedente alla richiesta di rating (riferito alla singola impresa o al gruppo di appartenenza);
- siano iscritte al registro delle imprese da almeno due anni.
Il rating avrà un range compreso tra un minimo di una ‘stelletta’ a un massimo di tre ‘stellette’, attribuito dall’Autorità sulla base delle autodichiarazioni delle aziende (che verranno verificate tramite controlli incrociati con i dati in possesso delle pubbliche amministrazioni interessate).
Per ottenere il punteggio base di 1 stelletta l’azienda dovrà soddisfare tutti i seguenti requisiti:
- l’imprenditore e gli altri soggetti rilevanti ai fini del rating (direttore tecnico, direttore generale, rappresentante legale, amministratori, soci di maggioranza) non sono destinatari di misure di prevenzione e/o cautelari, di sentenze/decreti penali di condanna, di sentenze di patteggiamento per determinati reati (reati tributari ex d.lgs. 74/2000, reati ex d.lgs. n. 231/2001, omesso versamento di ritenute previdenziali e assistenziali, altri reati contro la PA);
- l’impresa non è destinataria di sentenze di condanna né di misure cautelari per gli illeciti amministrativi dipendenti dai reati di cui al citato d.lgs. n. 231/2001;
- nel biennio precedente la richiesta di rating, l’impresa non è stata condannata per gravi illeciti antitrust;
- nel biennio precedente la richiesta di rating, l’impresa non è stata condannata per pratiche commerciali scorrette (violazioni del codice del consumo);
- nel biennio precedente la richiesta di rating, l’impresa non è stata condannata per mancato rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
- nel biennio precedente la richiesta di rating, l’impresa non ha subito accertamenti tributari (ad esclusione di quelli definiti con pagamento a seguito di adesione o acquiescenza) e accertamenti per violazioni degli obblighi retributivi, contributivi, assicurativi e fiscali nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori;
- nel biennio precedente la richiesta di rating, l’impresa non ha ricevuto provvedimenti di revoca di finanziamenti pubblici per i quali non abbia assolto gli obblighi di restituzione;
- nel biennio precedente la richiesta di rating, l’impresa non è stata destinataria di provvedimenti sanzionatori dell’A.N.A.C. (Autorità Nazionale Anticorruzione) di natura pecuniaria e/o interdittiva; nei confronti dell’impresa non sussistono annotazioni nel Casellario informatico delle imprese di cui all’art. 8 del D.P.R. n. 207/2010 che implichino preclusioni alla stipula di contratti con la Pubblica amministrazione o alla partecipazione a procedure di gara o di affidamento di contratti pubblici di lavori, servizi o forniture; non è stato disposto il commissariamento dell’impresa in base al d.l. n. 90/2014 (convertito con la L. 11/8/2014 n. 114) previsto per le imprese oggetto di indagini per reati di corruzione o ad esso assimilati.
- l’impresa deve effettuare pagamenti e transazioni finanziarie di ammontare superiore alla soglia di mille euro esclusivamente con strumenti di pagamento tracciabili.
Tutti i provvedimenti che impediscono l’attribuzione di una ‘stelletta’ dovranno essere divenuti inoppugnabili o confermati con sentenza passata in giudicato.
Sono previste ulteriori condizioni che consentono di incrementare il rating base di una stelletta.
Ogni 3 requisiti soddisfatti, sarà attribuita un’ulteriore stelletta (sino al raggiungimento del r ating massimo pari a 3 stellette).
Le ulteriori condizioni previste dalla normativa sono le seguenti:
- rispettare i contenuti del Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell’Interno e da Confindustria, delle linee guida che ne costituiscono attuazione, del Protocollo sottoscritto dal Ministero dell’Interno e dalla Lega delle Cooperative, e dei protocolli sottoscritti a livello locale dalle Prefetture e dalle associazioni di categoria;
- utilizzare sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge;
- adottare una struttura organizzativa che effettui il controllo di conformità delle attività aziendali alle specifiche disposizioni normative applicabili all’impresa o adottare un modello organizzativo ai sensi del d.lgs. 231/2001;
- adottare processi per garantire forme di Corporate Social Responsibility;
- essere iscritte in uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa;
- avere aderito a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria;
- aver adottato modelli organizzativi di prevenzione e di contrasto della corruzione;
- aver denunciato uno dei reati previsti nel regolamento, commessi a danno dell’imprenditore o dei propri familiari e collaboratori, qualora venga esercitata l’azione penale in relazione ai reati denunciati.
Il rating di legalità ha durata di due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta. In caso di perdita di uno dei requisiti base, necessari per ottenere una ‘stelletta’, l’Autorità dispone la revoca del rating. Se vengono meno i requisiti grazie ai quali l’azienda ha ottenuto un rating più alto l’Antitrust riduce il numero di stellette.
L’Autorità mantiene aggiornato sul proprio sito l’elenco delle imprese cui il rating di legalità è stato attribuito, sospeso, revocato, con la relativa decorrenza . Il rating di legalità è comunicato anche alle Camere di Commercio ed è visibile all’interno delle visure estratte dal Registro delle Imprese.
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