Su Norme & Tributi Plus de Il Sole24Ore l’approfondimento a firma dei nostri Marco Gentile, Stefano Beccardi e di Matteo Miglio in tema di bancarotta a commento della sentenza della Corte di Cassazione (Sez. V Penale), n. 18528 del 18 giugno 2020.
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La Suprema Corte di Cassazione (Sez. V Penale), con sentenza n. 18528 del 18 giugno 2020, è tornata a pronunciarsi sui reati di bancarotta, sia semplice sia fraudolenta, fornendo rilevanti spunti di riflessione sulla configurabilità degli stessi, specialmente dal punto di vista dell’elemento soggettivo
La pronuncia in esame riveste estremo interesse per tutti quei casi in cui lo stato di dissesto sia stato cagionato dalla condotta di un terzo – quale può essere il consulente contabile-fiscale infedele – a fronte del quale l’imprenditore abbia provato ad evitare il fallimento, mediante la prosecuzionedell’attività tipica, al fine di ripianare l’esposizione debitoria.
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